“Dijuna e superba” è un romanzo da leggere! Lo dice #eleonoramarsella sul settimanale
#dipiu Lo trovate su #amazon ed è disponibile anche in formato #ebook. Su #youtube il booktrailer

“Dijuna e superba” è un romanzo da leggere! Lo dice #eleonoramarsella sul settimanale
#dipiu Lo trovate su #amazon ed è disponibile anche in formato #ebook. Su #youtube il booktrailer
Questi ultimi due anni sono stati carichi di confusione e incertezze, per molti di noi.
Per me, sono stati anche un pretesto, per ritrovare il tempo necessario: a fermarmi, a riflettere, a focalizzare le mie priorità e a fare scelte per il futuro. Ho imparato a respirare più lentamente e a concentrarmi su cose che per abitudine mettevo da parte e che ho scoperto restituirmi il benessere di cui ho davvero bisogno.
Della mia routine, scrivere è rimasta una pratica che mi carica di energia positiva e alla quale ho continuato a dedicarmi. Ho creato nuove storie e dato voce a personaggi che faranno parte della mia vita, come fossero stati con me, in carne e ossa.
E nonostante lo smartworking, la didattica a distanza e il baby-sitting, non ho perso l’abitudine di intervistare i protagonisti delle mie storie! Come? Come vi avevo già raccontato, esponendo sul blog il metodo del fiocco di neve, al quale sono tutt’ora affezionata (Step 3 – Snowflake method – Rileggi l’articolo qui: https://angelagagliano.wordpress.com/2015/09/26/i-personaggi/).
I miei figli e mio marito hanno imparato a riconoscere, e rispettare, quei momenti in cui sono presente, ma allo stesso tempo connessa a un mondo in cui solo io ho accesso. E’ stato interessante sviluppare la capacità di esserci per loro, senza smettere di immaginare, creare e trasformare le mie idee in qualcosa di accessibile a tutti.
Essere madre non è un limite alla creatività! Purché non ci si dimentichi di servire la cena…
Durante questi ultimi mesi, ho intervistato Chiara, Fabrizio, Miranda, Adi, Francesca, Mario e Vincenzo. Ciascuno mi ha raccontato la propria vita, ha condiviso con me sogni, passioni, errori e preconcetti. Con un paio di loro ho discusso in maniera energica, nel tentativo di farli ragionare sulle conseguenze delle azioni che stavano per compiere e indurli a fare scelte differenti.
Devo ammettere che le mie quarantene sono state rumorose e affollate, in un certo senso (grazie al cielo, da “quelle parti” non è richiesto il Green-Pass).
Questa lunga pausa non è stata artisticamente improduttiva. Questo è quello che voglio davvero farvi sapere, in una frase. In sette parole. Sette, come il numero dei personaggi che popoleranno la mia prossima storia.
Concludo dicendo che i Brave Artists si stanno già riscaldando (tra una quarantena preventiva e l’altra).
E voi, cosa avete fatte durante le pause forzate? Se vi va di raccontarlo, qui sotto nei commenti, sarò felice di leggerlo.
A presto e… vaccinati o no, non smettete di essere umani!
Ancora un volta ho voluto mettermi in gioco, con un progetto lontano dalla linea letteraria, fino ad oggi percorsa. Saluto il nuovo anno con una storia nuova: Dijuna e superba.
Trama: Marianna finisce sotto la luce dei riflettori quando il marito Carlo viene accusato dell’omicidio del cugino. La vittima, Giulio Di Stefano, è il figlio di un malavitoso che si è guadagnato il rispetto dei concittadini, offrendo lavoro e denaro in cambio di protezione. Per il paese è un grave lutto e la rabbia ricade su Marianna, che diventa oggetto di ritorsioni. Ambientato nella Sicilia degli anni ottanta, Dijuna e Superba ripercorre a ritroso le vicende familiari che hanno coinvolto un intero paese e distrutto molte vite.
A nove anni dall’uscita del primo volume, vede finalmente la luce la trilogia completa, con un terzo atto inedito.
Per avercela fatta, ringrazio il mio team di collaboratori e di lettori fedeli alla saga, che in questo progetto ci hanno creduto sin dalle prime righe.
Disponibili* sulla piattaforma AMAZON, in versione ebook e cartacea.
Una simpatica chiacchierata con Claudio Secci, coordinatore delle attività del Collettivo Scrittori Uniti, durante la prima fiera virtuale del thriller & noir. L’evento ha registrato una sorprendente partecipazione del pubblico, con un record di vendite on-line.
Scrivere, farlo con il cuore, per gli altri, per i bambini.
Troppi i bambini ricoverati che hanno visto chiudere le porte delle loro camere ai folletti che andavano a tenergli compagnia durante la degenza. Ma quando c’è il cuore, tutto si può fare. E così sono arrivati i tablet e, a distanza, i bambini hanno continuato a credere nella magia dei sorrisi.
Ridere è musica è un progetto a cui hanno collaborato persone splendide, destinato a diventare strumento per i volontari delle associazioni Aiutility e I Folletti Onlus.
Ancora un volta sono debitrice. La ricchezza che mi ha lasciato dentro questa esperienza non è quantificabile.
E questa è la nostra favola:
L’emergenza sanitaria ha messo alla prova molte realtà, tra le quali quella teatrale.
Con i Brave Artists siamo rimasti fuori dalle sale prove, d’improvviso, mentre la storia e tutto quello che per settimane avevamo costruito è rimasto dentro.
Ci si siamo sentiti, ci siamo scritti. Abbiamo mantenuto il gruppo, confortandoci a distanza, ma ci mancava qualcosa. Inventare, costruire, condividere con il nostro pubblico.
Poi Maurizio la butta lì: perché non registriamo un video? Quattro battute, senza scenografie, costumi semplici, poi montiamo tutto e vediamo che cosa ne esce. Chi ci sta?
Tutti.
E così è nata l’idea. Poi è arriva una storia. I personaggi. Gli intrecci. Ci proviamo. E ci riusciamo.
Dopo settimane trascorse a cercare di capire come fare, di prove e di montaggi, il nostro primo cortometraggio è diventato realtà.
#distantimabraveartists diventa il nostro nuovo motto e ci scopriamo ancora più uniti, nonostante tutto.
Ora tocca a voi, darci sostegno, con i vostri like e commenti. Buona visione e buon divertimento!
Scrive di noi, Carla Pirovano, giornalista de Il Cittadino di Lodi, che è stata presente alla presentazione del progetto, L’Es Glorioso. L’estasi dell’Io, domenica 22 febbraio 2020. Ultimo evento pubblico organizzato dalla libreria Libropoli – La musica, le parole, le cose, prima che l’emergenza sanitaria Covid-19 paralizzasse l’Italia.
Uno scenario surreale, quello che stiamo vivendo e che in questa storia sembra essere stato profetizzato.
Con l’augurio che tutto si risolva al più presto e che l’epilogo del racconto non abbia risvolti profetici sulla realtà, io e Marco Kron continueremo a tenere vivo lo spirito con il quale abbiamo lavorato e dato vita al nostro sogno di unire letteratura e musica.
Tutti gli eventi in programma sono stati momentaneamente sospesi, non cancellati. Ci ritroveremo presto, con i nostri personaggi, la nostra musica e tanta voglia di tornare a stare insieme.
PROMO LIBRO + CD – 15 €
SPEDIZIONE GRATUITA!
“Dall’incontro tra letteratura e musica nascono incroci sorprendenti”.
La stesura di questa storia è solo il principio di un progetto molto più ampio e ambizioso, che ha messo il primo germoglio in un Caffè della provincia milanese.
È stata di Marco Kron (autore, musicista e cantante) l’idea di unire i nostri universi artistici e di ottenere un prodotto unico e completamente inedito. La mia storia, la sua musica.
Dopo un anno di lavoro intenso, che ha coinvolto molti artisti, la nostra opera è venuta alla luce: un racconto e un album musicale.
È doveroso ringraziare tutte le persone che hanno collaborato alla riuscita del progetto con professionalità e con tanta voglia di costruire qualcosa di unico.
Grazie a:
Maurizio Vicedomini (editor), Fabio Cicolani (grafico di copertina), Marco Kron (testi, voce, synth, piano elettrico, archi, armonica cromatica, mix e mastering), Pier Paolo Balice (voce), Martina Andrea Migliore (voce), Pio Cirlo (voce), Claudia Beltrame (voce), Laura Mancini (voce), Federica Guittini (voce), Jack Anselmi (voce), Andrea Bonzini (batteria), Salvo Andrea Di Gregorio (basso), Luca Andreoni (basso), Axel bezzi (chitarre, mix e mastering), Paolo Quaglino (chitarra), Marco Colonna (chitarra), Dino Borra (chitarra), Simone Corbetta (chitarra), Rachele Danieli (violino), Sara Piscetta (flauto), Vittorio Pesce (pianoforte), Sergio Napolitano (didgeridoo, cajon, secchio), Stefano Gilardoni (mandolino).